ALESSANDRO DE ROSE QUINTO AI MONDIALI DI GWANGIU

Alessandro De Rose, che due anni fa conquistava un bronzo storico a Budapest, l’eroe di Polignano, che lo ha ribattezzato “Mister Volare”, l’unico high diver italiano, a cui è stato dedicato persino un panino, ha chiuso la sua partecipazione ai Mondiali di Gwangju al quinto posto.Da 27 metri di altezza, dove sono in pochi ad avere il coraggio di saltare, Alessandro De Rose conclude i Mondiali di Gwangiu con 378.90 punti, a meno di 2 dal quarto, il ceco Michael Navratil (380.80). Vince l’inglese Gary Hunt che due anni fa a Budapest sbagliò l’ultimo salto favorendo l’accesso sul podio dell’azzurro. Per il 35enne 442.20 punti. La medaglia d’argento va allo statunitense Steve Lo Bue (433.65) e quella di bronzo al messicano Jonathan Paredes (430.15).
Dopo un preliminare regolare, in cui ha ottenuto i punteggi preventivati, al taglio del terzo salto De Rose ha mantenuto la quinta posizione perdendo però di vista il terzo posto che da 6.5 si è allontanato a 16 punti. Galeotto il triplo avanti con un avvitamento e mezzo, il secondo a coefficiente fisso (3.6), che solitamente gli riesce meglio. “Il terzo non era il tuffo che di solito so fare – commenta – E’ il mio tuffo migliore e ci prendo dei voti più alti, però sono stato costante e sono contento”.

Il quarto ed ultimo salto è andato decisamente meglio. Tre secondi di spettacolo: al pubblico coreano presenta il triplo indietro con tre avvitamenti, uno in più rispetto a quelli del tuffo con cui chiudeva di bronzo due anni fa in Ungheria. Ha ricevuto, giustamente, più di 110 (il coefficiente era 4.6) rosicchiando punti al ceco Navratil ma non sufficienti per ripetere l’impresa. “Il quarto posto era alla portata – continua – gli altri tre no. Hunt e Lo Bue erano imprendibili, Paredes invece era avvicinabile perché avevamo lo stesso coefficiente, però lui ha saltato meglio”.

Alessandro De Rose quinto ai Mondiali di Gwangiu“Mister Volare”, come lo chiamano ormai i suoi amici e supporters, è soddisfatto e felice di questa esperienza. Il lungo abbraccio finale con l’allenatrice e futura moglie Nicole Belsasso è la fotografia più bella dei Mondiali di Gwangiu. In attesa di quella del matrimonio, fissato il 19 settembre a Trieste.

“E’ bello far parte di un evento del genere. Mi sento orgoglioso di essere stato tra i protagonisti di una gara dove ce le siamo date di santa ragione. Questo mondiale me lo sono goduto in pieno. E’ un viaggio che inizia nel 2018 con una caduta e una lenta ripresa. Tanti giorni in palestra e tanta sofferenza. Anche questo è bello e adesso posso gioire, orgoglioso di quello che ho fatto”.

I tuffi di Alessandro De Rose piattaforma 27m – quinto 378.90
5441B doppio e mezzo ritornato con barani (obbligatorio con coefficiente fisso 2.8) 70.00
6256D verticale indietro con doppio e mezzo indietro e tre avvitamenti (libero da 4.7) 117.50
5163B triplo avanti con un avvitamento e mezzo (coefficiente fisso 3.6) 81.00
5266B triplo indietro con tre avvitamenti (libero da 4.6) 110.40