Giorgio Minisini (Roma, 9 marzo 1996) è un campione di nuoto artistico.
Giorgio è nato con il nuoto sincronizzato nel DNA: la mamma, ex atleta di sincro, è stata la sua prima allenatrice, mentre il papà era un giudice internazionale. Giorgio afferma però che la scintilla sia scoccata quando all’inizio del 2000 ha osservato con i suoi occhi il grande Bill May esibirsi al Foro Italico.
Essendo stato uno dei primi ragazzi in Italia a praticare questo sport, ritenuto erroneamente puramente femminile, Giorgio Minisini ha dovuto affrontare da sempre pregiudizi e luoghi comuni.
La passione e la dedizione ha iniziato a dare i suoi frutti nel 2015, quando ai Mondiali di Kazan ha vinto due medaglie di Bronzo sia nel programma tecnico che in quello libero, rispettivamente con Manila Flamini e con Mariangela Perruppato.
Da quel momento non si è più fermato, e, focalizzandosi sul suo mantra “lavora sulle tue debolezze se vuoi essere il migliore“, è riuscito a migliorare i risultati sia a livello europeo che mondiale, conquistando il suo primo oro nel duo misto a Budapest nel 2017.
Ma la consacrazione, anche a livello mediatico, è arrivata nell’estate del 2022. Un’estate da sogno, iniziata ai Mondiali di Budapest con il doppio oro nel duo misto e continuata con gli Europei di Roma, la sua città natale, dove si è confermato nel duo misto e ha trionfato anche nel Solo.
Oggi Giorgio Minisini è l’icona di un movimento che, anche grazie a lui, è divenuto più inclusivo. Ora, forte dei successi ottenuti dentro e fuori dall’acqua, sogna che la sua disciplina possa rientrare nel programma olimpico di Los Angeles 2028, ultima vero tabù da sfatare nella brillante e dirompente carriera del nuotatore romano.