CORONAVIRUS: ANCHE IL TRIATHLON SI FERMA

L’emergenza Coronavirus di questi giorni sta lasciando il segno anche sullo sport mondiale. Non solo i grandi eventi dalla Serie A alla MotoGP, ma anche le altre discipline sono costrette a rimandare gare e appuntamenti fondamentali, stravolgendo il calendario dell’anno più importante della carriera di moltissimi atleti: quello delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Come nel caso del triathlon e di Alessandro Fabian, costretto a rientrare in Italia dopo l’annullamento della prima tappa stagionale delle World Triathlon Series di Abu Dhabi.

Il mondo non è fatto di singoli soggetti ma da una comunità, quindi la salute viene prima di tutto. Come atleti abbiamo accettato la decisione delle federazioni, quando ci si mette di fronte al fattore salute, questo prevale” commenta il più forte triatleta italiano, per poi precisare: “Però non dobbiamo farci prendere dal panico, perché nel momento in cui ci sentiamo vulnerabili esce la paura, e a volte la paura che abbiamo è talmente grande da non essere reale”.

Anche il triathlon si ferma per il CoronavirusFabian punta alla terza partecipazione consecutiva ai Giochi dopo Londra e Rio: “Olimpiadi a rischio? È ancora troppo presto, ma dipenderà molto anche da come agiremo noi. Bisogna essere fiduciosi, positivi, e allo stesso tempo rispettare le regole per sconfiggere il Coronavirus”. Al momento Alessandro sarebbe qualificato per Tokyo, ma presentarsi all’appuntamento più importante dell’anno senza preparazione sarebbe un problema enorme: “Non provare il proprio stato di forma nelle gare pre-olimpiche lascia tanti punti interrogativi in testa. La vita va avanti quindi continuo ad allenarmi, ma vivere lo spirito della competizione è altrettanto importante”.

In attesa che le acque si calmino, Fabian è tornato in Veneto, la sua terra particolarmente colpita dal Coronavirus. “Ai veneti dico di essere realisti, analizzare ciò che ci sta intorno e stare tranquilli. E metterci magari un pizzico di ironia e buon senso. La paura ti fa fare questo, si va da un estremo all’altro. Invece viviamo leggeri, e rendiamoci conto che siamo appesi a un filo quotidianamente, con o senza virus”, il messaggio ai suoi concittadini.

Un messaggio di speranza che Fabian non smette mai di mandare anche nella vita quotidiana. Alessandro è infatti ormai entrato stabilmente nell’élite del triathlon internazionale, ma nella sua vita c’è tempo anche per molte passioni come la salute del pianeta e l’attenzione per l’ambiente: congedato dal Gruppo Sportivo Carabinieri, ha fondato una squadra, la «Elements», impegnata a pari livello a formare gli atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità. Ma non solo, perché l’anno scorso ha dato il via al progetto “Elements Fury” che ha come obbiettivo proprio la sensibilizzazione alla salvaguardia del pianeta.